2015 “La casa di Dio”, immagini di Fausto Accorsi

“La casa di Dio”
immagini di Fausto Accorsi

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“La casa di Dio”
Davide Grossi

Esiste un esclusivo legame fra religione, cultura e arte.  Non esiste un momento storico ricco di cultura che non fiorisca in una creazione artistica, così come non esiste un periodo artisticamente prolifico che non chieda una generale ricchezza culturale.

In questo rincorrersi e scoprirsi tra cultura ed arte, la religione assume un ruolo da protagonista.

La chiesa cattolica, tra i maggiori commissionari d’arte, è stata per secoli motore e promotore della produzione artistica italiana. Si pensi alle tante opere di pensiero ed ai capolavori artistici che traggono ispirazione dai valori religiosi. L’arte cristiana ha un forte valore “teologale”. Attraverso la produzione artistica la chiesa si pone l’obiettivo di trasferire il proprio messaggio pastorale, credendo fortemente al principio di inculturazione della fede e nel dialogo della chiesa con l’umanità.

E’ con l’avvento dell’arte delle avanguardie, con la nascita dell’arte moderna e la secolarizzazione che il rapporto tra arte e chiesa subisce una forte crisi. L’arte moderna, e ancor piu’ l’arte contemporanea, mettono al centro del proprio campo d’indagine l’uomo con le proprie tribolazioni e la propria esistenza, relegando in secondo piano la questione “Dio”. A dimostrazione di questo si pensi a quanta poca arte contemporanea sia presente nelle chiese di qualunque confessione religiosa.

La fotografia, la piu’ moderna tra le arti, si è si occupata di fede, ma i lavori piu conosciuti sono perlopiù scatti singoli di grandi autori.  Lungi dal voler fare un escursione storica, devono però essere citati Mario Giacomelli, con i suoi pretini, o Cartier Bresson che nella stessa Scanno  ritrasse la chiesa del Carmine, o la meravigliosa immagine di Giovanni Chiaramonte alla Chiesa di Sant’Egidio Abate dopo il terremoto a Cavezzo. Immagini che tuttavia non hanno uno scopo religioso o pastorale. Tra le immagini che si interrogano sull’uomo e sui valori Cristiani la fotografia del Cristo nell’urina di Serrano rimane forse una tra le piu’ significative.

In questo frastagliato e complesso argomento si introduce il lavoro del fotografo Fausto Accorsi. Quarantadue anni, metalmeccanico di professione, Fausto fotografa da quattro anni e questo è il suo primo significativo lavoro tematico. Come ama ricordare lo stesso autore, l’intento è quello di “riportare la chiesa fuori dalla chiesa, per un bisogno intimo di ringraziare Dio per la vita che mi ha donato e come testimonianza di fede”. L’autore sceglie un racconto aperto, di pancia, non perseguendo schemi narrativi predefiniti, lasciando che struttura e narrazione passino in un piano subalterno, dando la precedenza ad  una sorta di flusso di coscienza. Accorsi propone un lavoro eclettico e alieno da preconcetti e regole. Persi tra le meditazioni dell’autore gli scatti ripercorrono attimi di eucarestia, simbologie cristiane, luci avvolgenti ed atmosfere intime di situazioni ordinarie. Segni ed elementi che l’autore lega fortemente alla presenza di Dio.