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“Appuntamenti online al Brozzi – Lunedì 23 novembre ospite Massimo Gorreri socio del collettivo fotografico Contrails.”

APPUNTAMENTI ONLINE AL BROZZI

Lunedì 23 novembre, ore 21,15
Il fotografo Massimo Gorreri, socio del collettivo fotografico Contrails, presenta due progetti:

Una grande Famiglia“, composto da:
– “Viaggio in Italia Capitolo 2 – il Mostro“, audiovisivo
– “Viaggio in Italia Capitolo 2 – Viaggio A:R nel virus“, audiovisivo

Nella Terra della Speranza e della Rabbia“, portfolio

La serata avrà luogo in videochat tramite piattaforma Skype (clicca qui per scaricarlo) Clicca QUI per aderire come “Partecipante”.

Vi aspettiamo!!

Dice l’autore

“Una Grande Famiglia”

“Viaggio in Italia Capitolo 2 il Mostro” GUARDA L’AUDIOVISIVO
“Viaggio in Italia Capitolo 2 – Viaggio A:R nel virus” GUARDA L’AUDIOVISIVO

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto travolgente per le singole persone e per l’intera comunita umana, ha scardinato le modalita e le possibilita di comunicazione all’interno del contesto ospedaliero. La condizione di isolamento dei pazienti in reparti dedicati, assistiti da personale medico- sanitario con protezioni individuali integrali, ha reso necessaria l’adozione di un nuovo assetto comunicativo tra questi ultimi, i pazienti e i loro congiunti. Nei reparti ospedalieri dedicati a COVID-19 spesso le situazioni sono drammatiche e, pur con la dedizione dei medici e degli altri professionisti della sanita nel mantenersi costantemente in relazione con ciascuno dei pazienti assistiti, talvolta le condizioni, e in particolare lo stato clinico dei pazienti in isolamento per le misure di contenimento del contagio, ostacolano la possibilita di un’efficace comunicazione.

Ma la condizione di stress psicologico, fisico ed emotivo non riguarda solamente i pazienti e i loro congiunti. Riguarda anche il personale medico- sanitario che lavora senza sosta, nonostante il timore di ammalarsi e mettere a rischio la vita dei propri congiunti, in condizioni di elevato stress post- traumatico, sovraccaricato, fisicamente e psicologicamente, da un afflusso di richieste eccedenti le risorse disponibili. In tale contesto, gia particolarmente complesso, il ruolo del personale medico-sanitario assume una centralita inedita. Infatti, oltre a garantire una regolare assistenza sanitaria in condizioni straordinarie, il personale medico-sanitario e chiamato a vicariare il ruolo relazionale dei congiunti e ne incarna l’unico tramite possibile.

Una pacca sulla spalla e un semplice gesto di “ok” con le dita, da parte dei sanitari, possono fare la differenza, perche oltre a somministrare farmaci si possono somministrare grandi dosi di umanita.

 

Nella Terra della Speranza e della Rabbia

GUARDA IL PROGETTO FOTOGRAFICO!

Su tutto, la conseguenza dell’epidemia di SARS-CoV-2 su un Paese diviso, rassegnato e rancoroso, sembra essere la rabbia, la ricerca cieca di un colpevole a cui addossare ogni responsabilità e su cui scaricare una frustrazione devastante, che isola e incattivisce. Una rabbia che nasce da lontano, che è figlia di un modello economico e sociale sbagliato, diseguale, deformante e alienante, che la globalizzazione ha eretto a modello e bandiera da inseguire, sempre troppo veloce, sempre troppo lontana.

È una rabbia che è cresciuta silenziosa nelle periferie e nelle scuole, nelle botteghe e negli uffici, nell’apatia e nella partecipazione delusa, nel fallimento e nell’impotenza. Testimonianza dell’incapacità di reagire a una situazione troppo radicata, troppo ingiusta, troppo monolitica per essere combattuta in modo efficace. La rabbia si è fatta possibile lettura della realtà, convincente nella sua acriticità e elettrizzante nella sua semplicità. Un percorso possibile, per molti l’unico. Un cambiamento per chi se ne sentiva incapace, una voce per chi si sentiva muto, un’identità per chi si sentiva perduto, un’appartenenza per chi si sentiva solo, un ideale per chi si sentiva smarrito.

Le conseguenze del brusco risveglio dopo un lungo declino sono nella banalità di un nuovo male che sembra aver contagiato l’Italia al pari del virus e non solo grazie a esso. La rabbia.

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